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Ideale di bellezza delle labbra secondo la scienza e l'arte




La proiezione e le dimensioni relative delle labbra superiori e inferiori sono significative per l'estetica delle stesse quanto la proporzione delle labbra rispetto alle altre strutture facciali. Nella vista anteriore, l'altezza del labbro rosso superiore dovrebbe essere inferiore a quella del labbro rosso inferiore e il labbro superiore dovrebbe sporgere di circa 2 mm sopra il labbro inferiore sul profilo.


Il viso è diviso in terzi orizzontali. Il terzo superiore si estende dall'attaccatura dei capelli alla glabella, il terzo medio dalla glabella al subnasale e il terzo inferiore dal subnasale al mento. Questi terzi facciali sono raramente di dimensioni uguali. Nei caucasici, il terzo medio è spesso più piccolo del terzo superiore e il terzo medio e superiore sono più piccoli del terzo inferiore . Negli asiatici orientali, il terzo medio della faccia è spesso più grande del terzo superiore e uguale al terzo inferiore, e il terzo superiore è più piccolo del terzo inferiore. Anche il terzo inferiore è diviso in terzi; questi definiscono il labbro superiore, il labbro inferiore e il mento.

L'indice dei terzi inferiori del viso è rimasto invariato per 2500 anni, senza differenze tra maschi e femmine. Tuttavia, nell'ideale medio contemporaneo, il viso femminile è più corto del viso maschile, sebbene le distanze interpupillari siano simili. Il volto maschile armonioso è più lungo della sua controparte durante l'antichità. L'altezza facciale inferiore ideale nelle femmine e nei maschi idealizzati contemporanei è rispettivamente del 45% e del 48% dell'altezza facciale totale. Durante l'antichità, era del 50% per entrambi.

https://barbarakamal.wixsite.com/terapiaestetica/filler-labbra-sottili-invecchiate


Il rapporto aureo

La bellezza e l'attrattiva del viso sono facilmente identificabili ma difficili da quantificare. Nonostante la sua natura soggettiva, possiamo tentare di definire, misurare e spiegare l'affascinante fenomeno della bellezza descrivendolo numericamente e geometricamente. La sezione aurea, indicata dal simbolo Φ (phi), è un numero irrazionale dell'ordine 1,618033988. Si ottiene quando una linea a + b è sezionata in modo tale che a + b / a = a / b. Sebbene i matematici indiani abbiano studiato la sezione aurea oltre 2.000 anni fa, essa è apparsa per la prima volta nella documentazione scritta degli elementi di Euclide nel ~ 300 aC . La sezione aurea, nota anche come proporzione divina, è considerata da molti la chiave del mistero dell'estetica, dell'attrazione e della bellezza umana . La larghezza della bocca è Φ volte la larghezza del naso. La distanza tra i canti laterali è Φ volte la larghezza della bocca. L'altezza del viso dalle pupille al mento è Φ volte l'altezza dall'attaccatura dei capelli alle pupille.

Il volume e, quindi, l'altezza verticale del vermiglio delle labbra superiore e inferiore dovrebbe idealmente rientrare nella sezione aurea (proporzione divina), cioè dare il valore di Φ, 1: 1,618. Questo si vede per la prima volta con le proporzioni classiche delle labbra di Leonardo rispetto al resto del viso. Questi principi artistici di base, praticati per la prima volta centinaia di anni fa, si applicano ancora oggi.

Nella vista frontale, il rapporto ideale tra labbro superiore e labbro inferiore è 1: 1,6. L'altezza verticale del labbro superiore dovrebbe essere inferiore a quella del labbro inferiore. Le femmine richiedono spesso l'aumento del solo labbro superiore, senza considerare l'equilibrio tra le labbra superiori e inferiori. Pertanto, spetta al medico istruire il paziente sul rapporto ideale. Le labbra a " becco di anatra" non derivano solo da un'eccessiva correzione, ma anche da una scarsa comprensione dei contorni delicati della normale anatomia

Molto prima che gli scienziati tentassero per la prima volta di valutare la bellezza, gli artisti nel IV secolo a.C tentarono di formulare regole per il viso dalle proporzioni ideali. Gli artisti greci furono i primi a eseguire le loro opere secondo queste regole. Ad esempio, la testa e il corpo di Afrodite mostrano proporzioni ideali basate sul concetto della sezione aurea , un presunto rapporto ideale tra le lunghezze di due linee di 0,6180.

In seguito i romani postularono le proprie regole, ma seguendo l'esempio greco. Così, l'architetto romano Vitruvio ideò una famosa triplice partizione del viso, un concetto aderito ancora oggi dalla chirurgia maxillo-facciale. Durante il Rinascimento, rinomati pittori (da Vinci, Dürer, della Francesca) proposero regole per stabilire proporzioni ideali per ottenere un'estetica e un'armonia ottimali. Queste regole, successivamente sono state adottate anche dai chirurghi.


Differenze etniche nelle labbra

Nei giovani caucasici, il rapporto ideale tra l'altezza verticale del labbro superiore e quella del labbro inferiore è 1: 1,6. Le proporzioni fondamentali delle labbra cambiano con l'invecchiamento, con allungamento della porzione cutanea del labbro superiore e perdita di volume e assottigliamento del labbro superiore vermiglio. La gravità, l'osteoporosi, le alterazioni dentali, il riassorbimento osseo maxillo-mandibolare e l'ulteriore perdita di volume dei tessuti molli a livello delle commessure orali fanno sì che le commessure si girino verso il basso . Mentre i maschi e le femmine caucasici che invecchiano hanno una simile perdita di volume dei tessuti molli e duri, con l'assottigliamento delle porzioni del vermiglio e cutanee delle labbra, i maschi generalmente non sviluppano ritidi delle labbra superiori e inferiori. Questo perché la loro pelle è più spessa, con più grasso sottocutaneo che circonda i follicoli piliferi terminali (al contrario dei sottili peli vellus nelle femmine) .

Alcuni gruppi etnici, in particolare le persone di colore, hanno geneticamente un volume delle labbra maggiore. Poiché l'aumento della melanina nella loro pelle è protettiva per tutta la vita, la pelle dei neri è meno incline all'elastosi solare. Di conseguenza, sviluppano raramente ritidi radiali nelle labbra e il loro vermiglio tende a trattenere il suo volume sia durante che dopo l'invecchiamento .

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