Stiamo vivendo un periodo difficile ma dobbiamo cercare di guardare avanti e andare alla ricerca di notizie o argomenti che possano suscitare in noi speranza e ottimismo. Ad esempio uno degli argomenti che piu' mi ha interessata in questi giorni è l'approccio farmacologico al covid-19 per cercare di capire quali terapie possano venirci in aiuto in attesa di un vaccino verso questo nuovo virus con il quale dovremo imparare a convivere per i prossimi due anni almeno. Raccomando in questo periodo a tutti coloro che a domicilio presentano sintomi influenzali di contattare il medico e di non assumere farmaci a caso. A domicilio sono consentiti tachipirina o un sedativo tosse. Eventualmente antibiotici ad ampio spettro, non perche' siano efficaci contro il covid-19 ma per ridurre il rischio di eventuali sovra infezioni batteriche. I cortisonici invece andrebbero assunti solo sotto stretta sorveglianza del medico e quindi in ospedale perche' hanno la capacita' in parte di ridurre le difese immunitarie pertanto bisogna essere a conoscenza perfettamente dello stato di salute e delle condizioni generali del paziente prima di prescriverli o assumerli.
Il covid-19 una volta inalato, per sopravvivere deve legarsi alle cellule bersaglio ,entrarvi all'interno, attivare la sintesi di nuovi virus,liberarsi dalla cellula e infettarne di nuove. I farmaci utilizzati si dividono in: Preventivi: bloccano l'ingresso del virus nella cellula Terapeutici: bloccano la nuova formazione del virus e la sua successiva liberazione Sintomatici: riducono la risposta infiammatoria che se eccessiva puo' causare un danno biologico importante. I farmaci che possono essere utili nella fase iniziale dell'infezione sono principi attivi che potenziano la risposta immunitaria innata. Abidol o Umifenovir inibisce la fusione tra l'involucro virale, che circonda il capside virale, e la membrana cellulare della cellula bersaglio. Il peptide EK1 è in grado di impedire il legame del virus con la cellula, bloccandone l'ingresso. Lopinavir/Ritonavir sono inibitori della proteasi ossia bloccano un enzima denominato proteasi necessario alla formazione del core virale. Remdesivir è invece un inibitore nucleosidico della transcriptasi. Sostituendosi alle basi azotate durante la trascrizione, formano un DNA provirale incompleto e quindi incapace di originare nuove particelle virali. Inibitori delle neuraminidasi , inibiscono l'enzima che consente la fuoriuscita delle particelle virali della cellula ospite cioe' inducono un inibizione dell' enzima che facilita la diffusione dell'infezione. Le capsule ShuFengJieDu e le capsule di Lianhuaqingwen utilizzate in MTC hanno dimostrato una notevole capacita' antinfiammatoria. I farmaci terapeutici e sintomatici riguardano la terapia del paziente ricoverato.
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