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Peeling Chimici e Neuromodulazione. Dal Bio e MesoBotox al Micro Botox

Aggiornamento: 27 set 2020


Conoscenza dettagliata di anatomia e fisiopatologia cellulare sono fondamentali nella scelta delle cure della cute.


La cura della pelle prevede l’utilizzo di moltissime tecniche diverse tra loro. Quando un paziente giunge alla mia attenzione cerco di creare un protocollo specifico scegliendo tra le innumerevoli tecniche mediche a disposizione, in base allo stato anatomico di partenza della cute e in base alla presenza o meno di patologie (quali acne, rosacea, melasma o ipermelanosi)

Dopo aver eseguito una visita medica adeguata, valutato indicazioni e controindicazioni, spesso adotto per le mie pazienti un protocollo misto che prevede utilizzo di peeling chimici e bioneuromodulazione.

Peeling Chimico


Esiste una differenza abissale tra il vero peeling chimico terapeutico formulato secondo conoscenza medica (ed eseguito negli ambulatori chirurgici autorizzati) e i peeling commerciali.


Il peeling chimico è un’esfoliazione accelerata e controllata dal medico, che induce le seguenti modificazioni istologiche:

1- Infiammazione e coagulazione : attraverso il coinvolgimento di neutrofili, macrofagi e linfociti si ha un’attivazione del sistema delle chinine e del complemento

2- Riepitelizzazione : indotta da una migrazione cheratinocitaria dai margini della ferita

3- Granulazione : attraverso il coinvolgimento dei fibroblasti si ha la formazione di un tessuto di granulazione

4- Neoangiogenesi : fibroblasti e macrofagi ricostituiscono epidermide e derma con apporto di ossigeno e nutrienti

5- Rimodellamento del collagene : attraverso un coinvolgimento dei fibroblasti si ottiene un riarrangiamento delle fibre elastiche.


I peeling chimici si dividono in :

1- Superficiali molto leggeri con coinvolgimento dello strato corneo e granuloso

2- Superficiali leggeri con coinvolgimento dell’epidermide

3- Medi con coinvolgimento dell’epidermide, derma papillare e derma reticolare superficiale

4- Profondi fino al derma reticolare medio

Ogni volta che si esegue un peeling il medico dovra’ osservare moltissime variabili quali:

  • Tipo e concentrazione di sostanza utilizzata

  • Tempo di posa dell’agente chimico prescelto sulla cute

  • Numero di passaggi sulla stessa area cutanea

  • Tecnica di applicazione

  • Zona di cute trattata

  • Fototipo e grado di fotoinvecchiamento valutato con utilizzo di scale numeriche

  • Età

  • Sesso

  • Modalità di detersione pre-peeling

  • Trattamenti preventivi

  • Infezioni pregresse

  • Cheloidi

  • Precedenti interventi radioterapici

  • Assunzione di nicotina

  • Terapie con isotretinoina per o.s

Il vero peeling chimico (quello terapeutico e non commerciale) non è un trattamento standardizzato ed eseguito nella stessa misura su tutti i pazienti ma è formulato dal medico sulla base di una conoscenza dettagliata della biochimica delle sostanze utilizzate e che vengono scelte e miscelate tra loro, pertanto il medico in riferimento alla propria esperienza scegliera’ i componenti piu’ adatti al singolo paziente.

Nel caso siano presenti melasma e ipermelanosi o lentigo solari , acne, rosacea ecc…prescrivo ai miei pazienti formulazioni in creme, gel, lozioni affinche’ la terapia ambulatoriale possa essere affiancata da un supporto terapeutico domiciliare. In taluni casi è necessaria le prescrizione di farmaci specifici ad uso topico o da assumere per bocca.

Il peeling puo’ essere eseguito in qualsiasi stagione dell’anno, adeguando la scelta delle sostanze utilizzate.

Il post trattamento prevede eritema, rossore, lieve edema, desquamazione piu’ o meno visibile e microesfoliazione che possono perdurare dai due o tre giorni per peeling coinvolgenti lo strato corneo fino a 7 -10 giorni per peeling coinvolgenti il derma.

Il peeling puo’ essere eseguito in protocolli specifici di attacco eseguendo una seduta ogni 15 giorni per 4-6 volte oppure una volta al mese in un protocollo di mantenimento.

Neuromodulazione: dal Bio e Meso Botox al Microbotox


Il trattamento botulinico è tra quelli piu’ richiesto a livello mondiale.

Il botulino è una proteina che puo’ essere utilizzata con diverse modalita’ e diluizioni in base al distretto anatomico nel quale viene iniettato e a seconda dell’effetto che si desidera ottenere. Puo’ essere utilizzato anche in associazione all’acido ialuronico.

Gli obiettivi possono essere muscoli del viso ben precisi, l’epidermide e i follicoli pilosebacei o le ghiandole sudoripare. Percio’ si puo’ ottenere una modulazione sull’attivita’ del muscolo volta a migliorare rughe dinamiche oppure una modulazione sull’attivita’ dei follicoli pilo-sebacei volta a ridurre l’eccessiva produzione di sebo ed infine una modulazione sull’attivita’ delle ghiandole sudoripare volta a migliorare la iperproduzione di sudore.

La tecnica di inoculo, la diluizione e le modalita’ di impiego vengono scelte dopo un’accurata anamnesi, valutazione di indicazioni e controindicazioni e in base al risultato che si desidera ottenere.

In generale la cute ottiene un aspetto piu’ disteso, vitreo e le piccole rugosita’ migliorano.

Il trattamento con botulino puo’ essere eseguito dalle 2 alle 4 volte all’anno e questo dipende da moltissime variabili specifiche (ogni paziente è diverso dall’altro nella propria componente e forza muscolare e componente ghiandolare) e dai protocolli che il medico decide di utilizzare.

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